I QUADERNINI DELLE REGOLE - DISLESSIA - DSA

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Il Quadernino delle Regole di Matematica

9788898438570

Nuovo

Per gli alunni dislessici
costituisce un semplice, chiaro, completo ed efficace strumento compensativo.

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17,00 €

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FABBRICA DEI SEGNI EDITORE

Per tutti gli altri alunni
(compresi gli alunni con difficoltà di apprendimento e/o stranieri)
Il Quadernino contiene le principali regole della matematica, valide dalla I alla V classe della scuola primaria, divise in quattro sezioni, ognuna con sfondo di colore diverso per distinguerle e disposte a rubrica per accedervi facilmente:

  1. (arancione) ARITMETICA
  2. (verde) GEOMETRIA (piana e solida)
  3. (azzurro) PROBLEMI (parole-chiave e come risolverli)
  4. (giallo) SCHEDE ALLEGATE, ( griglie predisposte) da poter liberamente ingrandire e fotocopiare per l’allenamento e il rinforzo.


È uno strumento che permette loro di:

  1. apprendere le regole fondamentali della matematica (aritmetica e geometria);
  2. essere facilitati nello studio, nell’esecuzione dei compiti e nella memorizzazione delle stesse regole;
  3. imparare a cercare le regole della matematica in modo autonomo.


Per gli insegnanti
E’ un semplice, completo ed efficace aiuto per:

  1. offrire uno strumento compensativo adeguato agli alunni dislessici, nel rispetto delle Circolari del MIUR;
  2. insegnare facilmente la matematica (aritmetica e geometria) anche ad alunni in difficoltà o stranieri;
  3. avere più tempo per l’esercitazione scritta od orale, non essendoci più bisogno di riscrivere, anno dopo anno, le regole sui quaderni (il Quadernino diventerà il punto di riferimento n°1)
  4. favorire e facilitare lo studio e la memorizzazione delle regole della matematica;
  5. abituare i bambini alla ricerca autonoma della regola per l’autocorrezione;
  6. offrire strategie alternative alle difficoltà di memorizzazione per eseguire i compiti richiesti;
  7. offrire alle famiglie uno strumento completo e semplice per aiutare i propri figli anche a casa.

Nell’indice le parole-chiave di alcune regole sono in grassetto per permettere di individuarle prima (senza dover rileggere tutte le righe ogni volta) e di trovare più facilmente la pagina dell’argomento che interessa.
Il formato ad anelli è stato scelto per permettere agli insegnanti e ai bambini di aggiungere schede, ulteriori note e quant’altro possa rendere il Quadernino ancora più completo e personalizzato, ma anche (eventualmente) di togliere le parti che via via non servono più.

 

FABBRICA DEI SEGNI EDITORE

Sulla base delle segnalazioni fatte dalla scuola si calcola che oggi, in Italia, il 20% circa degli studenti incontri difficoltà, spesso anche significative, nell'apprendimento del sistema dei numeri.

Eppure, secondo i dati dell'International Academy for Research in Learning Disabilities (IARLD)[1], solo il 2,5% della popolazione scolastica dovrebbe presentare difficoltà nella cognizione matematica in comorbilità con altri disturbi, e solo per percentuali esigue (0,5-1%) si potrebbe parlare didiscalculia evolutiva. Il 90% delle segnalazioni sarebbe dunque costituito da casi di difficoltà di apprendimento, e non di disturbo specifico del calcolo.

La discalculia evolutiva è infatti un disturbo specifico dell'apprendimento (DSA):

  • si può definire come un disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche
  • si manifesta in bambini a sviluppo tipico, di intelligenza normale e che non hanno subito danni neurologici
  • può presentarsi associata a dislessia e ad altri disturbi dell'apprendimento, ma non ne è l'effetto

Sebbene difficoltà e disturbo possano avere degli elementi in comune e abbisognare, talvolta, di aiuti simili, costituiscono categorie nosografiche del tutto differenti.

Per capire come mai così tanti bambini facciano fatica nell'apprendimento del calcolo, bisogna tenere conto almeno di tre diverse cause:

  • il nostro sistema educativo comincia a porre attenzione sistematica allo sviluppo della cognizione numerica verso i 6 anni, mentre i meccanismi cognitivi di base sono innati ed hanno bisogno di attenzione educativa al loro sviluppo fin dal primo anno di vita;
  • oltre a porre attenzione tardi, il sistema educativo ancora conosce poco dei meccanismi di cognizione numerica, e soprattutto non conosce le modalità necessarie a potenziarne l'"intelligere", scambiandolo per il mero addestramento alla prestazione scritta. L'intelligenza numerica è analogica, strategica, composizionale, evolve soprattutto nel calcolo a mente, ed ha poco a che fare con gli algoritmi procedurali messi in memoria necessari al calcolo scritto;
  • la discalculia evolutiva esiste ma, essendo un disturbo neuropsicologico basale, rientra nelle psicopatologie a genesi organica, con una frequenza di comparsa fortunatamente rara, che non ha nulla a che fare con quel 20% di bambini che ad 8 anni già è segnalato dalla scuola per significative difficoltà in ambito matematico.

 

Fonte: https://it.wikipedia.org

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